Come Preparare i File per la Stampa Fine Art

La stampa fine art è molto più di una semplice stampa fotografica: è una forma d’arte vera e propria. Che si tratti di una fotografia, di un’opera digitale o di un’illustrazione, la stampa su carta fine art richiede una preparazione tecnica accurata, una adeguata post produzione in base all’immagine scattata e all’utilizzo finale e una gestione del colore nella stampa fine art adatta al tipo di carta che verrà utilizzata.

In questo articolo ti spiego, passo dopo passo, come preparare file per stampa fine art e ottenere risultati professionali, sia che tu voglia stampare per mostre, vendite online o collezioni private.

La Risoluzione

PPI, DPI acronimi che è meglio conoscere prima di proseguire.

PPI sta per pixel per pollice – Indica quanti pixel per pollice il dispositivo rappresenta.
DPI sta per Dot per Inch (Punto per pollice che e non è uguale a PPI) – Indica quanti DOT (PUNTI) una stampante è in grado di produrre.

PPI e DPI non sono fratelli, sono cose diverse.

“Si ok, ma dicono che il file deve essere a 300PPI per avere una bella stampa!”

Il valore indicato nel menu Qualità immagine in Photoshop è solo un numero, niente di più.
Questo numero dice che se ho un file da 6000px lato lungo sarà di circa 51cm a 300 PPI.
Se cambierai le dimensioni (in cm per esempio) SENZA RICAMPIONARE (togli la spunta) avrai il file sempre a 6000px lato lungo ma, ad esempio, 30cm lato lungo ma a 512 PPI.

Tradotto?
La voce risoluzione ci dice solamente che per vedere il file 30×20 a pieno formato dovrò avere un dispositivo con 512 PPI. Non ha nulla a che vedere con la qualità di stampa.

I numeri che comandano il gioco sono le dimensioni del file in pixel e il ragionamento va effettuato sulle dimensioni finali della stampa che vogliamo ottenere da cui poi si deriva a che distanza si vedrà “bene” (indicativamente si moltiplica la diagonale della stampa per un numero tra 1,5 e 2).

A tal proposito ci sono dei post molto interessanti ed esaustivi di Marco Olivotto, autore e docente sulla gestione del colore.

La qualità della stampa, o risoluzione di stampa, che è un’altra cosa, è data da quanti DOT o PUNTI la stampante è in grado di produrre in un pollice. Si può scegliere in fase di impostazione stampa.
Il plotter Epson che utilizzo ad esempio ha una risoluzione di stampa max di 2880 dpi (per un ottimo risultato è sufficiente stampare a 1440 dpi).

OK ma allora che tipo di file devo inviare?
Per la risposta leggi il punto successivo.

Formati di file e compressione: quale scegliere per la stampa fine art?

Un altro passaggio è la scelta del formato di file. Per garantire la massima qualità e una gestione ottimale dei dettagli e dei colori, il formato consigliato per la stampa fine art online è:

  • TIFF a 16 bit per canale
  • In alternativa, PSD (file di Adobe Photoshop)

Entrambi conservano tutte le informazioni dell’immagine senza perdita di qualità. Evita invece formati compressi come JPEG, che possono compromettere i dettagli sottili e la ricchezza tonale, elementi fondamentali per la stampa su carta fine art.

Riassumendo, se vuoi hai deciso di effettuare la stampa delle tue opere:

– Invia il file che hai generato così come l’hai acquisita se vuoi che lo sviluppo digitale e la post produzione sia fatta da me o con me.
– Invia il file da te post prodotto in formato TIFF 16 bit (aperto) o in PSD
– In ogni caso dimmi le dimensioni della stampa e il tipo di carta

Se hai scattato la foto con lo Smartphone:
– Invia la foto tramite posta elettronica o, meglio ancora, con We Transfer (scarica app). Non utilizzare Whatsapp perché viene inviata ultra compressa, per cui inutilizzabile.
– Dimmi formato e tipo di carta.
Nel caso di richieste di stampa da Smartphone NON VIENE ESEGUITA alcuna post produzione.

Gestione del colore nella stampa fine art: monitor, profili ICC e spazio colore

Un aspetto che spesso viene sottovalutato è la gestione del colore nella stampa fine art. Il monitor sul quale visualizzi e modifichi la tua immagine deve essere:

  • Calibrato e profilato regolarmente con strumenti professionali.
  • Capace di visualizzare una gamma cromatica ampia (Adobe RGB).

Quale spazio colore usare?

Se hai un monitor che supporta lo spazio colore Adobe RGb, assegna il profilo o converti con questo spazio colore.

Evita sRGB, che è uno spazio colore troppo limitato e inadatto per la stampa fine art di alta qualità.

Profili ICC e stampa fine art online

Se ti affidi a un servizio di stampa fine art online, richiedi il profilo ICC specifico della combinazione stampante + carta fine art che verrà utilizzata. Applicando questo profilo al file, potrai visualizzare in anteprima una simulazione del risultato finale, minimizzando sorprese in fase di stampa.
E’ una simulazione, sia chiaro, più o meno attendibile. Se invece vuoi avere la certezza di quello che sarà il risultato finale consiglio una prova di stampa, ad esempio formato 20×30, se la dimensione finale sarà ovviamente di una certa dimensione.

Considera il margine di taglio e la gestione dei bordi

Un’altra accortezza, spesso trascurata, riguarda la gestione dei margini e dei bordi. Se desideri una stampa con bordi bianchi (tipica delle stampe fine art per mostre o collezioni), assicurati di impostarli correttamente nel file.

Preparare file per la stampa fine art, un processo creativo e tecnico

Preparare correttamente un file per la stampa fine art è un passaggio tecnico essenziale, ma anche una parte del processo creativo. Risoluzione, spazio colore, formato file e gestione del colore sono tutti elementi che contribuiscono a trasformare una buona immagine digitale in una stampa artistica di altissima qualità, pronta per essere esposta o venduta.

Se vuoi portare le tue opere a un livello professionale, la stampa fine art è quello che fa per te.

Non lasciare che i tuoi ricordi o le tue opere svaniscano, prova la stampa fine art